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FemDom, footfetish, footworship, Charmel Roses
Alla Donna,
Alla Dea generosa,
Alla Madre misericordiosa.
A Colei che si erge imperiosa,
Che si offre e rifugge
Dalla mia limitatezza,
Dalle mie ansie di possesso
E l'arrogante e vano tentativo
Di soggiogarla come Musa.
A Lei, a Te,
Mia Sovrana e Padrona,
A te che mi possiedi
E dileggi la mia presunzione,
Che racchiudi ed esprimi
La grandezza, la gloria,
La Supremazia della Donna.
Per il mio essere,
Per l'umiltà
E il barlume di conoscenza
Infuso nei miei sogni,
Che con forza riemerge
Come canto ancestrale
Che ispira la poesia primordiale
Delle pulsioni del mio amore.
Per questa lussuria,
Per questo impeto lascivo
Che aspira ad elevarsi
E la sete di conoscenza
Che abbatta la mia inettitudine
E renda pia e solenne
Ogni mia parola.
Per tutto questo,
Io ti chiedo di aver pietà,
Mia Donna e Domina,
Pietà di me,
Della devozione
Con cui mi prostro
E sussurro i versi
Delle mie preghiere.
Fa' che sia la tua legge,
Mia Signora,
A governare i moti e gli intenti
Di questo mio cuore.
Che ogni mia emozione
Sia tuo nobile e mero riflesso,
Strumento fedele e servo,
Per adempiere al tuo volere.
Tra le noti silenti
Del mio incessante pregare,
Soccorri il mio essere
E abbi pietà delle mie colpe.
Consentimi di espiarle,
Di correggere i miei errori
E sii implacabile nel punirli,
Solo così, potrò redimermi,
Essere l'uomo degno di te,
Di appartenere alla Donna,
Come suo schiavo,
Come un cane
Che, orgogliosamente,
Giace e si nutre
Ai piedi della sua Padrona.
Questo, sia il mio sentire,
La cagione del mio ardore,
Dell'audacia e insolenza
Del mio volgere a te,
I miei indegni pensieri.
E sia essa, per mano tua,
L'espressione della mia anima,
Che devotamente t'invoca
E come morbida argilla
Si plasma e vive,
Nel sacro solco
Delle tue graziose piante.

© Charmel Roses
FemDom, footfetish, footworship, Charmel Roses

Sia lode a te,
Mia Signora,
Lode e gloria,
Alla Donna,
Alla tua misericordia.
Possa io pregare,
Volgere a te il mio canto,
Essere l'uomo e il servo,
Risorto ai tuoi piedi,
Per essere redento.
Sia la tua legge,
A governar le mie azioni,
Sia il tuo volere,
A plasmar le mie emozioni.
E così, io ti prego,
Sia dell'uomo,
Privilegio e onere,
Aver cura e premura,
Nella dignità e consapevolezza
Della sua remissione.
Sia egli amorevole e diligente,
Savio e umile,
Nella grata gioia
Della sua prostrazione,
Capace di discernere
Ove sia l'origine e il fine,
Ove sia il suo senso.

 

© Charmel Roses

Per te canteró, mia Signora,
Ai tuoi piedi chineró il capo
Per celebrar i sacri riti
Che lodano il tuo nome.
Al tuo esser Donna e Dea
Offriró il tributo
Della mia devozione.
Prostrato, dinanzi al tuo altare,
Sarà deposto il mio volere,
Perchè tu possa governare
E dirigere le mie brame,
Cosí che tu possa far di me
Un servo degno
Di invocar la gloria
Del tuo Regno.

© Charmel Roses
Charmel Roses, FemDom, footfetish, footworship

Dei miei sensi,
Delle mie preghiere,
Esigi il pegno
Capriccioso e scellerato.
Fa' scempio delle emozioni
Che vibrano
Nel rintocco dei tuoi passi,
Del mio essere che sussulta
Ad ogni tuo sguardo.
Violami e violentami,
Fa' che il mio ardore
E il mio ardire
Siano il tuo trastullo
Ed emetti quella sentenza
Incisa nei miei sogni proni
Che con orgoglio si umiliano
E t'invocano.
Sia così,
Come la voglia e il destino
Con solennità comanda,
Così come tu desideri,
Come il tuo volere
Impone e dispone
Per me, che gioisco
Del rapimento dell'anima,
Del mio corpo che si piega
E gode di esser tuo,
Come uno schiavo,
Come un cane,
Grato di potersi accucciare
E leccarti i piedi.
Ebbene sì,
Io per questo, prego e gemo,
Per questa follia
Di cui sorridono i tuoi occhi.
E non cesserò di amarti,
Di pregarti così,
Nel suono delle tue risa.
Le sopporterò,
Le amerò,
Così come amo te,
In ogni frammento,
Nel tuo essere che mi soggioga
E risplende su di me.
Ti amerò e pregherò
Senza chiedere nulla,
Senza vergogna,
Per essere tuo,
Con l'orgoglio e la dignità
Che riposano serenamente
Sotto le tue graziose piante.

 

© Charmel Roses

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E il pensier mio
Così, freme,
E al voler tuo,
Con umiltà,
Si rimette.
Non più parola
O sogno,
Che non sia tuo,
Della benevolenza
Con cui infondi
Ed educhi
La mia mente rozza
Che nel tuo ciel
Si leviga e risplende.
Goccia a goccia,
Il tuo Verbo,
Misericordiosa versi,
E concedi che io accolga
Mentre mi accogli,
Che io possa contener
Le note della tua melodia
E restituirle a te,
Con la gioia del canto
Che in te si riconosce,
Nella grata resa
Del mio essere
Che si ricongiunge a te,
All'ombra tua,
Sotto le tue piante,
Generose e sante.

 

© Charmel Roses

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